Silvana Kühtz

Lettrice, docente, poeta, iniziatrice di cose impossibili, barese, ha un cognome che deriva dal nonno tedesco (ma ha anche un nonno salentino). È ricercatrice confermata all’Università della Basilicata (nel 2006 ha inventato la cattedra Linguaggi, futuro e possibilità) a Matera al Dipartimento Culture Europee e del Mediterraneo. La sua ricerca fonde teatro, scrittura, lettura, sensi, attraversamento dei luoghi, dell’invisibile. Conduce laboratori di sensorialità, creatività e lettura per adulti e bambini. Ha creato POESIA IN AZIONE dove alla poesia si toglie la muffa. Nel 2014 ha vinto il premio Gatto con 30 giorni, una Terra e una casa, pubblicato da Campanotto ed. Finalista al premio InediTo, Festival delle colline torinesi 2016 con una nuova silloge in cerca di editore. Nel 2018 è stata pubblicata da Spagine del Fondo Verri una sua raccolta di prose poetiche: Quel che resta del bello.

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