Maria Grazia Calandrone

(Milano, 1964). Vive a Roma. Poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga e interprete, artista visiva, insegnante, autrice e conduttrice Rai, scrive per «Corriere della Sera» e «7»; dal 2010 pubblica poeti esordienti sul mensile internazionale «Poesia» e divulga poesia a RaiRadio3, in programmi come «Alfabetiere Poesia», «Poesia in technicolor» e «Da poeta a poeta», antologia sonora di poesia contemporanea e «Esercizi di poesia», innovativa scuola di poesia aperta agli ascoltatori; codirige la collana «i domani» di Aragno Editore, è nel Comitato Scientifico del Premio Strega Poesia, Scalfari e Feltrinelli Education e nel Comitato di redazione di «Poesia», è docente di Masterclass per Treccani, Scuola Holden e Feltrinelli Education, membro del Comitato Artistico di Garanzia del premio Musicultura e del Comitato organizzativo del premio Pagliarani; è regista del ciclo di interviste «I volontari», un documentario sull’accoglienza ai migranti, e del videoreportage su Sarajevo «Viaggio in una guerra non finita», entrambi pubblicati da «Corriere TV». Tiene laboratori gratuiti nella scuola pubblica, in carceri e DSM e presta servizio volontario nella scuola di lettura per ragazzi «Piccoli Maestri».

Libri di poesia: Giardino della gioia (Specchio Mondadori 2019 e 2020 – premi Lerici Pea e Metauro), Il bene morale (Crocetti 2017 e 2019 – premi Europa e Trivio), Gli Scomparsi – storie da “Chi l’ha visto?” (pordenonelegge 2016 – premio Dessì), Serie fossile (Crocetti 2015, Feltrinelli 2020 – premi Marazza e Tassoni, rosa Viareggio), La vita chiara (transeuropa 2011), Atto di vita nascente (LietoColle 2010), Sulla bocca di tutti (Crocetti 2010 – premio Napoli), La macchina responsabile (Crocetti 2007), Come per mezzo di una briglia ardente (Atelier, 2005) e La scimmia randagia (Crocetti, 2003 – premio Pasolini Opera Prima),

Libri di prosa: Magnifico e tremendo stava l’amore (Einaudi Supercoralli 2024, Premio Scrivere per Amore, finalista Premio Fiuggi Storia), Dove non mi hai portata (Einaudi Supercoralli 2022, finalista Premio Strega, vincitore Premi Sila, Vittorini e Pozzale), Splendi come vita (Ponte alle Grazie 2021, dozzina Premio Strega, terna premio Strega Giovani, finalista premi Bergamo e Comisso, premio speciale I fiori blu 2021), Una creatura fatta per la gioia. Biografia poetica di Alda Merini (Solferino 2021), Per voce sola, raccolta di monologhi teatrali, disegni e fotografie, con cd di Sonia Bergamasco ed EstTrio (ChiPiùNeArt 2016) e L’infinito mélo, pseudoromanzo con Vivavox, cd di sue letture dei propri testi (sossella 2011); suoi racconti sono presenti in Nell’occhio di chi guarda (Donzelli 2014), Deaths in Venice (Carteggi Letterari 2017) e Princesa e altre regine– a cura di Concita De Gregorio (Giunti 2018).

Libri di critica: ha curato e introdotto Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters (Giunti 2015 e 2019), i volumi di poesie Nella Nobili Ho camminato nel mondo con l’anima aperta (Solferino 2018) e Dino Campana. Preferisco il rumore del mare (Ponte alle Grazie 2019) Un altro mondo, lo stesso mondo. Una riscrittura del Fanciullino di Giovanni Pascoli (Aragno 2019 – Premio Speciale della giuria Carlo Bo – Giovanni Descalzo per Saggio critico letterario sulla poesia del Novecento), la biografia poetica di Alda Merini Una creatura fatta per la gioia (Solferino 2021) Versi di libertà – Trenta poetesse da tutto il mondo (Oscar Bestsellers Mondadori 2022) e Il canto delle donne (Robinson Repubblica 2025).

Come attrice e interprete: dal 2009 porta in scena in Europa il videoconcerto Senza bagaglio, dal 2018 Corpo reale, musica di Stefano Savi Scarponi, con Arturo Casu alla batteria dal vivo; dal 2023 Indagine su mia madre, in dialogo con la musica di Fabrizio De Rossi Re e, con Umbria Ensemble, Solo per la verità e Sola, perduta e abbandonata. Sempre nel 2023 intraprende una fitta collaborazione con Andrea Satta, frontman dei Têtes de Bois.

Nel 2012 vince il premio “Haiku in Italia” dell’Istituto Giapponese di Cultura e nel 2017 è nel docufilm di Donatella Baglivo «Il futuro in una poesia», nel progetto «Poems With a View» del regista israeliano Omri Lior e nel progetto internazionale «REFEST – Images & Words On Refugee Routes», pubblicato da «il Reportage». Nel 2019 viene intervistata da Yari Selvetella per «il caffè di Rai 1», comincia la sua collaborazione con la compositrice Silvia Colasanti per l’Opera del Duomo di Firenze ed è fra gli insegnanti del workshop «Literary Social Media Content Creator» organizzato dal CRRI Centro di Ricerca del Castello di Rivoli. Nel 2020 collabora con il classical vocalist e poeta indiano Bhai Baldeep Singh. Ha collaborato con Rai Letteratura, Rai Cultura e Cult Book ed è stata ripetutamente ospite del talk-show «Oggi è un altro giorno», condotto da Serena Bortone su Rai Uno. Sue sillogi compaiono in antologie e riviste di numerosi paesi. Il suo sito è www.mariagraziacalandrone.it

La foto in copertina è di Barbara Ledda

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